La poesia in trappola, testo dell’attrice, scrittrice, regista e sceneggiatrice Esnedy Milan Herrera con la voce profetica di Marina Cveteva interpretata da Natalia Simonova.
La poesia in Trappola è un monologo drammatico che racconta della guerra dentro e fuori di noi verso la ricerca di un’ancora che dà voce alla vicenda artistica nei suoi aspetti tragici, umani e profetici della poetessa russa della prima metà del Novecento, Marina Cvetaeva, ancora oggi una delle figure più emblematiche del panorama artistico di quel secolo. La sua vicenda, di artista emarginata dal regime e dalla comunità artistica russa, non è soltanto il ritratto di un altro “suicidato dalla società” a cui allude la poetessa Anna Achmatova rievocando l’eco del terrore staliniano (Gulag); è anche un intenso sguardo fuori dagli schemi, proprio perché capace di guardare oltre i cliché della sua epoca e in grado di consegnarci intatta, con lo scorrere del tempo, questa sua passione senza tempo.
È lei l’unica protagonista della scena, il ritorno del suo spirito arriva pieno di condivisione per raccontarsi, non come corpo vivo e reale ma per dirci “sono tornata, datemi un’altra possibilità di esistere!” perchè io non ho un corpo sono solo “anima”.