Il mondo sta cambiando molto più velocemente di quanto avremmo mai potuto immaginare. Un nuovo blocco reazionario è al governo del mondo: il genocidio in Palestina, la guerra come prospettiva della politica internazionale, il riarmo, politiche contro l’autodeterminazione delle persone trans e delle donne cisgender, negazionismo climatico, un nuovo autoritarismo maschile, una politica di deportazioni e razzismo.Il ruolo dell’informazione indipendente e dal basso in questo contesto è ancora più importante per orientarci e costruire spazi di discussione e resistenza. Affronteremo, quindi, questi temi in dibattiti aperti e corali in diversi spazi sociali della nostra città, per incontrarci, entrare in contatto, discutere e non sentirci soli e sole di fronte a questa grande trasformazione. Perché in questo momento abbiamo bisogno di nutrire le nostre comunità solidali, per questo abbiamo voglia di incontrare, conoscere e confrontarci con le nostre lettrici e i nostri lettori, e insieme immaginare strategie di resistenza e supporto.
PROGRAMMA 13 giugno “Regime di guerra e blocco reazionario al governo del mondo: quali prospettive per la pace e la giustizia” Casale Garibaldi (viale Romolo Balzani 87) Ore 18:30La spesa militare mondiale ha raggiunto i 2718 miliardi di dollari nel 2024, con un aumento del 9,4% in termini reali rispetto al 2023 e l’incremento più consistente su base annua almeno dalla fine della guerra fredda (Sipri data). La guerra torna ad essere la nuova prospettiva dominante nelle relazioni internazionali mondiali: ma quello che agli occhi occidentali sembra (quasi) una novità, in alcuni luoghi della Terra è una realtà consolidata da decenni. Il conflitto in Ucraina ha segnato il ritorno di una guerra offensiva in Europa, ma è il genocidio in Palestina a segnare un punto di non ritorno per l’umanità, il crinale dove si compie l’ultimo capitolo del colonialismo di insediamento moderno, del suprematismo e razzismo occidentale. Il regime di guerra consolida governi di destra e autoritari in tutto il mondo, un nuovo blocco reazionario globale, che prova a ridefinire l’ordine mondiale dal punto di vista economico, sociale, ambientale, intrecciando le linee di sfruttamento tra razza, classe e genere. Di fronte a questo cosa significa oggi affermare una politica di pace, giustizia e libertà? Ne discutiamo con:Vanessa Bilancetti (Dinamopress, moderatrice)Giuliano Battiston (Giornalista Lettera 22)Raffaela Bolini (Arci e campagna no Re-Arm Europe)Chiara Cruciati (Giornalista Manifesto)Eddi Marcucci (Attivista)Francesco Raparelli (Ricercatore in filosofia e attivista) A seguire: aperitivo a sostegno di DinamoPress e Casale Garibaldi e selezione musicale a cura di Shendi Veli
19 giugno “Si scrive movimento provita, si legge lobby antiscelta: tattiche e strategie di resistenza al neoconservatorismo cristiano” Lucha Y Siesta (via Lucio Sestio 10) Ore 18:30La propaganda antiscelta si insinua e permea sempre di più le istituzioni e i luoghi dedicati alla salute sessuale e riproduttiva rappresentando un pericolo concreto per l’accesso al diritto all’aborto e l’accesso ai percorsi di affermazione di genere nel nostro paese. Discuteremo insieme il modo in cui le associazioni e le lobby antiscelta, cosiddette provita, stanno portando avanti questa battaglia, appoggiate dal governo, e di quali siano le strategie attuabili per contrastare questa guerra ai corpi e sui corpi delle persone trans e delle donne cisgender. Ne discutiamo con:Benedetta Rossi (Dinamopress, moderatrice)Olimpia Capitano (Obiezione respinta)Natascia Grbic (Giornalista)Leone Orvieto (Attivista)Federica Pennelli (Giornalista) A seguire: aperitivo a sostegno di Dinamopress a cura di Lucha Y Siesta e selezione musicale a cura di Santa Feroce
25 giugno “Estreme destre e regime del maschio: dal globale al locale” LOA Acrobax (via della Vasca Navale 6) Ore 18:30La presa di potere di Trump è stata accompagnata dal supporto di una componente socio culturale che sembra prendere sempre più piede, contraddistinta da antifemminismo, solidarietà tra maschi e disprezzo per tutto ciò che ha a che fare con il genere: la cosidetta “cultura bro”. Quanto questo fenomeno ha un impatto oltre al contesto statunitense? Cosa è già arrivato anche in Europa? Come si relaziona al fascismo “istituzionale” cioè quello della restrizione dello spazio democratico, della tendenza autoritaria-repressiva, delle discriminazioni e della violenza contro le minoranze? Come può l’antifascismo nei territori, costruito dal basso, produrre pratiche culturali e sociali per contrastare questa tendenza? Cosa si sta già facendo e cosa si dovrebbe fare? Ne discutiamo con:Riccardo Carraro (Dinamopress, moderatore)Leonardo Bianchi (Giornalista)Annalisa Camilli (Giornalista)Assemblea Antifascista PortuenseAssemblea Monteverde Antifascista A seguire: aperitivo a sostegno di Dinamopress e selezione musicale a cura di Dj Fionn
4 luglio “Nessun CPR è innocente. Raccontare, supportare, lottare contro il sistema del trattenimento” Circolo Arci Santa Libbirata (via Galeazzo Alessi 96) Ore 19:00Negli ultimi mesi i Centri di Permanenza per il Rimpatrio sono tornati al centro del dibattito pubblico, soprattutto in relazione all’accordo Italia-Albania che ha comportato la costruzione di strutture detentive per persone migranti fuori dal territorio nazionale. Se i CPR albanesi evocano scenari distopici, il sistema di trattenimento già attivo in Italia è da tempo segnato da radicali opacità, violenza istituzionale e gravi violazioni dei diritti. Roma ne fa parte: anche qui, come altrove, il trattenimento amministrativo produce isolamento, ricattabilità, invisibilità. Questa iniziativa nasce per fare il punto sullo stato attuale dei CPR, superando ogni gerarchia tra i vari dispositivi: è fondamentale leggerli in modo connesso, come elementi di una stessa infrastruttura repressiva. Durante il dibattito, proveremo ad affrontare collettivamente alcuni dei nodi cruciali del sistema di detenzione amministrativa. Come si racconta il funzionamento dei CPR, nonostante la censura e la mancanza di accesso? Come si supportano le persone trattenute o a rischio di detenzione? Come si costruisce una mobilitazione che sia radicale, concreta, efficace, per la loro chiusura? Su questi e altri interrogativi vogliamo contribuire al dibattito pubblico e dialogare con chi ogni giorno osserva, racconta e si oppone al sistema del trattenimento. Ne discutiamo con:Francesco Ferri (Dinamopress, moderatore)Marika Ikonomu (Giornalista di Domani)Sara Marilungo (STOP-CPR Roma)Chiara Salvini (Infomigrante) A seguire: aperitivo a sostegno di Dinamopress e selezione musicale a cura di Sailor Trash
10 luglio “Impedire la produzione e il consumo di CBD non renderà le nostre città più sicure” Casa della Socialità con Atletico San Lorenzo (Via dei Volsci 86) Ore 19:00 More info soon