venerdì 23 maggio, ore 19
Presentazione di Nuovo inventario dei menhir salentini, di Giuseppe Fanizzacon Giuseppe Fanizza, Juan Lopez Cano, Francesco Careri e Carlo Birrozzi – Direttore ICCDpubblicato da ShowDesk
Nuovo inventario dei menhir salentini è un viaggio fotografico -con pellicola in bianco e nero e banco ottico- alla scoperta degli antichi menhir ancora presenti nel Salento contemporaneo, accompagnato dai testi di Francesco Careri e Filomena Ranaldo.
\”Questo inventario elenca, ordinati per longitudine da oriente a occidente, i menhir che ho fotografato in Salento tra il 2021 e il 2022.Sono pietrefitte stratificate, spesso cristianizzate, inglobate in aiuole, rotonde e arredi urbani, assediate dalla contemporaneità ma non vinte: basta la loro energia di pietre a suscitare da secoli – da millenni secondo alcuni – il rispetto e la cura da parte delle comunità locali e a trasformare luoghi casuali in posti precisi.Come spilli conficcati su una mappa, i menhir servono a non perdersi, rispondendo a una innata volontà collettiva di comprendere una natura altrimenti indecifrabile e orientarsi nel \’caos del mondo\’.Rispecchiandosi nella sagoma lontana di un menhir, il viandante misura i passi necessari per raggiungerlo: definisce lo spazio e il tempo e così capisce il paesaggio che attraversa.\”dal testo di Giuseppe Fanizza
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Friday, May 23rd, 7 pm
Book presentationNuovo inventario dei menhir salentini, by Giuseppe Fanizzawith Giuseppe Fanizza, Juan Lopez Cano, Francesco Careri andCarlo Birrozzi – ICCD Directorpubblicato da ShowDesk
Nuovo inventario dei menhir salentini is a photographic journey-with black-and-white film and view camera-to discover the ancient menhirs still present in contemporary Salento, accompanied by texts by Francesco Careri and Filomena Ranaldo.
\”This inventory lists, ordered by longitude from east to west, the menhirs I photographed in Salento between 2021 and 2022.They are layered, often Christianized stones, incorporated into flowerbeds, traffic circles and street furniture, besieged by the contemporary but not vanquished: their energy as stones is enough to arouse respect and care from local communities for centuries – millennia according to some – and to transform random places into precise locations.Like pins stuck on a map, menhirs serve to keep us from getting lost, responding to an innate collective will to understand an otherwise indecipherable nature and orient ourselves in the \’chaos of the world.\’Reflecting in the distant silhouette of a menhir, the wayfarer measures the steps needed to reach it: he defines space and time and thus understands the landscape he passes through\”except from Giuseppe Fanizza text