Boris e piccole camminate di trasformazione
Boris dice che è bulgaro e viene da Vratsa.
Ha un costume eccentrico con rose e spine, un cilindro e delle scarpe
allungate. E’ un uomo dallo strano accento che coinvolge con le
tradizioni audaci, imprevedibili e surreali del suo paese. Offre delle
azioni psicomagiche, dei momenti delicati, per partecipare a un gioco
che può svelare le parti nascoste di noi. Gli piace raccontare delle
storie che sono comiche e spirituali allo stesso tempo
La serata di mercoledì 13 marzo non è uno spettacolo vero e proprio, ma
un percorso tra Boris e i partecipanti sui bordi del personale Fuoco
Centrale, per rimetterci in connessione con noi stessi e con il mondo
attorno. Con dolcezza, con amore.
di Boris
occhio esterno Valerio Gatto Bonanni
una produzione SemiVolanti
ingresso con tessera arci + contributo artista