Si accede solo con green pass, cena dalle 19:30
Tangram è un rompicapo cinese che consiste in sette forme geometriche da assemblare a piacimento creando ogni volta figure diverse. Così provano a fare i due fratelli romani con la loro musica ibrida che unisce tradizione e ricerca:
Lisa dopo anni di studio classico e moderno della chitarra si innamora dell\’oud, il liuto di origine mediorientale, approcciandosi al mondo della musica modale attraverso il repertorio e le tecniche persiana, araba e recentemente turca e greca. Studia in Italia e all\’estero partecipando a lezioni e laboratori di musicisti quali Adel Salameh, Negar Bouban, Peppe Frana, Pejman Tadayon, Harris Lambrakis, Evgenios Voulgaris, Viktoria Taskou, Taxiarchis Georgoulis, Veka Aler.
Daniel studia pianoforte classico e moderno; dopo una parentesi di musica elettronica scopre la kora, l\’arpa a 21 corde dell\’Africa dell\’Ovest, suonata dai griot, i cantastorie locali. Ha poi l\’opportunità di approfondire lo studio dello strumento in Senegal presso la jalikunda (famiglia) Diebate, in particolare con i maestri Madya, Mamadou e Fabouly Diebate e in Gambia nella jalikunda Konteh-Jobarteh presso Tata Din Din Jobarteh, dove studia con Dembo e Pa Bobo Jobarteh.
Nel settembre 2020 registrano insieme presso Echo Loco Recording Studio di Roma il loro omonimo album d\’esordio, che include sonorità che abbracciano anche il Sud Italia, il blues, il jazz. Il disco rappresenta un viaggio di esplorazione dove luoghi geografici, musicali ed interiori apparentemente lontani si trovano a dialogare tra loro. Secondo Lester, rivista musicale della capitale, Tangram si presenta come “la culla di un passaporto strappato (…) un viaggio verso casa, in tutte le direzioni”.
Lisa Damascelli – oud, chitarra, voce Daniel Damascelli – kora, pianoforte, melodica, voce
Tangram
