Il rebetiko è un genere musicale con una storia densa di dolore, migrazioni e voglia di vivere. Una musica che fa muovere e che va dritta al cuore. Nel 2016 diventa patrimonio dell’Unesco. È una musica tramandata soprattutto dalla tradizione orale, che ormai fa parte del DNA di ogni greco, anche di quelli della diaspora, dagli Stati Uniti all’Australia. Il Rebetiko appare nel 19imo secolo sostituendo i canti rurali e dell’agro che dominavano quel periodo storico. Musica prevalentemente suonata nei grandi porti della Grecia come il Pireo, Salonica, Volos etc dove convivevano tante culture e etnie diverse tra loro divenne la musica degli emarginati, degli apolidi, dei non accettati…C’è una frase che esprime la grecità del rebetiko, “Sigà sigà” da dove prende il nome anche il gruppo che presenta questo genere e che significa “piano piano”. Piano non come volume ma come velocità, quella velocità che ormai predomina nel nostro quotidiano e ci fa sfuggire il piacere di gustare l’attimo. Siga siga è una scelta di vita è l’abbandono della frenesia e l’adozione dei ritmi lenti, umani di contemplazione dei nostri dintorni. D’altronde una delle radici del nome rebetiko è la parola «ρέμβομαι» (rèbome) contemplo girovagando.Vi aspettiamo allora in questa serata di rebetiko interpretata dagli sigà sigà per conoscere l’altra faccia della Grecia e riprendere i ritmi lenti della nostra vita!