Mejri esplora la rinascita della musica tunisina nei contesti migratori, i suoi cambiamenti nella natura e le sue nuove trasmissioni e diffusioni. Mescolando strumenti musicali di diversi generi tunisini (oud tunes, ney, darbuka, tar, bendir, zokra, mezoued) con strumenti a pizzico dell\’Italia meridionale, come mandolino e chitarra, il duo ricrea un mondo sonoro tunisino che spazia dal tradizionale jaouk alle band Beycal, fino alle influenze mediterranee. Che si tratti delle canzoni delle suite (nuba), di una particolare melodia, ritmo o strumento musicale, questi idiomi dell\’identità arabo tunisina consentono ai migranti di connettersi con gli altri, generando un certo tipo di esperienza condivisa.In programma: raqs, beb azrak, Suite Asbain, Suite Mazmoum, Sultani, Ya Ashiqin, Ya nas jaratli, Naoura…)
Marzouk Mejri è nato a Tebourba in Tunisia. Polistrumentista e cantante, ha collaborato con numerosi musicisti italiani come Daniele Sepe, James Senese, Peppe Barra, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Enzo Avitabile. Nel 2008 ha fondato il \”Marzouk-Ensemble\” con cui ha esordito da solista con l\’album \”Jenina\”. Nel 2017 la RAI ha prodotto un docufilm sulla sua arte musicale dal titolo \”vita di Marzouk\” e nel 2019 ha vinto il Premio Parodi con il suo trio \”Fanfara Station\”.
Salvatore Morra è nato a Napoli. Chitarrista ed etnomusicologo, ha inciso \”L\’alba\” per Adoro Records, \”Luys Milan\” per Draft Records. Laureato in arabo islamico con dottorato di ricerca (2018) presso l\’Università di Londra, Royal Holloway, esplora la musica modale del mondi arabo islamico le sue intersezioni con le sonorità contemporanee. Ha studiato l\’oud in Tunisia con Kamel Gharbi e Selmi Mongi.