ASSEMBLEA DI QUARTIEREmartedì 12 MARZO h 18.30, Giardini Galafati, Scuola E. Toti
Il nostro quartiere non può restare in silenzio.
Come attivistɜ dei circoli Arci del Pigneto non possiamo restare in silenzio.
Le notizie delle aggressioni e delle violenze avvenute nel corso dell’ultimo mese non ci colgono di sorpresa.
La violenza patriarcale è una questione sistemica e strutturale: attraversa ogni spazio delle nostre vite.
La viviamo ogni giorno, per strada, sui mezzi pubblici, dentro casa, nei luoghi di lavoro, soprattutto in quanto donne*, persone LGBTQIA+, soggettività razzializzate e marginalizzate.
Le strade del Pigneto sono casa nostra, sia di notte che di giorno, e qui dentro pretendiamo non ci sia più spazio per la paura.
Paura di camminare da solɜ per le strade buie, paura di ricevere attenzioni non consensuali, paura di essere aggreditɜ, violentatɜ e stupratɜ, paura di non essere credutɜ, ignoratɜ o derisɜ quando chiediamo aiuto e ci rivolgiamo alle istituzioni.
Non crediamo che la soluzione a tutto questo risieda in approcci securitari o militarizzazione delle strade.
Non vorremmo mai piegarci a una narrazione tossica che ci fa vittime da difendere, fiori da proteggere.
Desideriamo e immaginiamo un quartiere in grado di prendersi cura di chi lo vive e lo attraversa di mattina, pomeriggio e sera, in cui nessunǝ ci lasci solɜ e rimanga in silenzio.
Realizzarlo non è facile e passa per tante cose diverse.
Passa dalla consapevolezza che il contrasto alla violenza di genere è una responsabilità collettiva.
Per questo richiediamo – anzitutto – alle istituzioni di impegnarsi per ripensare gli spazi pubblici: non vogliamo solo maggiore illuminazione nelle strade ma pretendiamo una trasformazione radicale del nostro quartiere, in cui dar vita a luoghi comunitari di cura e convivenza.
Abbiamo necessità di interventi sugli spazi urbani che non riproducano le dinamiche di potere ma che diano la possibilità a tuttɜ di attraversarli liberamente.
Un quartiere accessibile ed attraversabile per tutte e tutti passa anche per il ruolo che hanno i nostri circoli, spazi aperti e collettivi, in cui cerchiamo ogni giorno di portare avanti riflessioni e pratiche transfemministe per renderli più sicuri.
Vogliamo metterci a disposizione per creare una rete di spazi attivi e formati nel contrasto alla violenza di genere.
Siamo, infatti, convintɜ che un quartiere può essere profondamente trasformato dalle relazioni sociali che in esso si dispiegano.
Per questo vogliamo, ancor di più, riappropriarci degli spazi pubblici, moltiplicare le iniziative e le occasioni di incontro; rendere vive e accessibili le strade del nostro territorio anche di notte, potenziando le pratiche cooperative e di supporto.
Proprio per questo intendiamo mettere in rete le iniziative di auto-organizzazione, come i pedibus notturni e gli accompagnamenti collettivi, ai quali siamo costrettɜ ad affidarci per non sentirci solɜ e spaesatɜ, colmando i vuoti di un sistema che continua a ignorarci invece di tutelarci.
Nessuna manifestazione di violenza può rimanere taciuta e chi è connivente ne diviene complice.
Vogliamo un quartiere libero dalla paura.
Per questo, l’8 marzo facciamo rumore insieme alla marea transfemminista di Non Una Di Meno.
Il 12 marzo alle ore 18.30 vediamoci in assemblea di quartiere presso i Giardini Galafati della Scuola E. Toti.
Le città sono di tuttɜ.
Ci riprenderemo le nostre strade, una per una.
Arci Roma
Sparwasser
Trenta Formiche
Fanfulla
Pianeta Sonoro
MAGMA
Nonna Roma
Fivizzano27
Santa Libbirata
Metro Core