In che modo il cinema di genere \”poliziottesco\” italiano ha raccontato i conflitti, la politica e le vicende di cronaca nera legate a una malavita urbana che muta assieme alla città stessa in cui nasce?
Qual è stato il ruolo del cinema nell\’elaborazione dei traumi collettivi di quegli anni? Ci può essere ancora un cinema italiano che interroga la realtà a tal punto?
Di questo ed altro parleremo il 2 aprile dalle 21.30 con l\’autore Matteo Santandrea, la ricercatrice Malvina Giordana e il regista Michele Alhaique (Acab, Senza nessuna speranza) parlando del libro \”Paesaggi del crimine. Milano, Roma, Napoli nel crime italiano: 1966-1980\” (@marsilioeditori) e del cult di Umberto Lenzi, \”Milano odia: la polizia non può sparare\” (1974)!
Djset a cura di @enri_kybbe
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