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INCONTRO CON PAOLA RANDI PER LA STORIA DEL FRANK E DELLA NINA

INCONTRO CON PAOLA RANDI PER LA STORIA DEL FRANK E DELLA NINA DOMENICA 06/10 2024

Domenica 6 Ottobre al termine della proiezione delle 19.00 al Nuovo Cinema Aquila

INCONTRO CON PAOLA RANDI PER

LA STORIA DEL FRANK E DELLA NINA

A seguito dell’ottima accoglienza ottenuta all’81° Mostra del Cinema di Venezia, giunge in sala grazie a Fandango dal 3 Ottobre l’ultima fatica della regista Paola Randi. L’autrice sarà presente presso il Nuovo Cinema Aquila Domenica 6 Ottobre al termine della proiezione delle 19.00 per risponder alle domande del pubblico presente. Modera Fabio Meloni, coordinatore del Nuovo Cinema Aquila.

SINOSSI

La storia del Frank e della Nina ce la racconta Gollum. Gollum è un narratore senza voce. E’ muto. Non perché non gli vengono le parole, ma perché gli s’inceppano nell’epiglottide e al loro posto esce un suono così brutto e scuro che gli sembra il gorgoglio del lavandino e di solito la gente si spaventa e lo evita o lo prende in giro. Tutti. Tranne il Frank e la Nina. Il Frank dice che non esiste, e di lui non si sa niente, solo che vende i compiti fuori dalle scuole perché passa le sue giornate in Università e impara di tutto (non è mica iscritto, non ha neanche finito il liceo, ma lo fanno entrare perché come si fa a dire di no al Frank?). Da quando si incontrano sono inseparabili. Perché il Frank pensa che Gollum sia un genio e lui la vita, che fa schifo, te la fa vedere a colori. La Nina è andata ad abitare ai palazzi Gescal di Sesto, di fronte a casa di Gollum, e per prima cosa l’ha fotografato. Lui, che lo chiamano Gollum perché è brutto come quello del film, lei invece lo vede bello. E Gollum esce dal suo mondo isolato, entra nelle immagini della Nina e per la prima volta ha un’amica. Beh, per forza. Lui non può mica innamorarsi della Nina, perché lei è la Nina e lui è Gollum…neanche parla! Solo che poi il Frank e la Nina s’incontrano. Lui s’innamora e lei… vuole fare la terza media. Lo ingaggia per prepararla all’esame, ma la Nina ha una bambina e un marito violento e deve studiare di nascosto e nella sua situazione è roba pericolosa. E così le lezioni rubate sono un’avventura, le fabbriche abbandonate si trasformano in magnifiche cattedrali, la città li nasconde, è un luogo magico dove il tempo si deforma, la nebbia li protegge e loro diventano il Combo. Una Famiglia. E forse insieme riusciranno a prendere la vita e a farne un punto di vista…e forse invece no. Perché la realtà a un certo punto si sveglia con tutto il suo grigio e la sua violenza e li trova. E allora non resta che scappare via. La Storia del Frank e della Nina è un romanzo di formazione per sognatori. E i nostri tre sono quasi adulti.

“Questa storia nasce dal desiderio di raccontare la mia città: Milano. Milano è una città discreta, nel senso che è “dentro”, dentro i palazzi, dentro i cortili, nascosta nelle case, nei quartieri che sembrano vuoti, silenziosi, ma che, ad uno sguardo più approfondito, nascondono mille voci: storie di vite, di speranze, di persone.” E’ la stessa Paola Randi a raccontare la genesi del suo progetto. “Milano è fatta a cerchi. Oltre la cerchia esterna ci sono le cittadine da cui provengono i pendolari. Cioè quelli che la mattina si alzano e vanno a nutrire il centro, come un cuore che batte e viene alimentato e cresce. Dalla Circonvallazione esterna i grattacieli futuristici del centro appaiono in lontananza come un miraggio. Qualcosa di vicino e lontanissimo allo stesso tempo, qualcosa che se allunghi la mano da un tetto della Gescal ti pare quasi di toccarla. Sono mondi particolari, le cerchie esterne, atipiche, fatte di gente che lavora, di amici, di ragazzi con la loro voglia di esistere nonostante tutto. Di gente che è emigrata in cerca di un futuro migliore. I nipoti di quelli della banda dell’Ortica, o del Cerutti Gino cantati da Jannacci e Gaber, o della Mala di Strehler, Carpi e Dario Fo. Lavoratori, piccolo borghesi, riders, emigranti, operai, anche ladri o disperati, tutti a condividere un sogno nascosto nella nebbia delle sere d’inverno, sussurrato dentro i pensieri dei pendolari alla stazione o sui tram e nelle metropolitane, che per sentirlo ci vogliono gli angeli di Wenders emigrati direttamente da Berlino. De Sica ce l’aveva disegnata così, magica, miracolosa. Volevo raccontare oggi Milano come una città romantica, di avventura, di futuro. Perché Milano è una città di sognatori.  Io Milano l’ho vissuta da adolescente, poi me ne sono andata e quindi volevo raccontare una città vissuta con l’energia e gli occhi dei ragazzi. Gli eroi protagonisti di questa storia sono tre ragazzi, tre amici, i loro sogni e la città alla ricerca del loro posto nel mondo, della libertà, dell’affermazione della propria unicità, del loro modo di vivere la realtà e i legami, di un amore anarchico (un po’ come quello di Jules, Jim e Catherine) dell’affrancamento dal mondo degli adulti con le loro regole all’interno delle quali quei tre non trovano spazio. Perché sono unici e irripetibili (come tutti noi) e i paradigmi sociali della città gli stanno molto stretti.”

Il prezzo del biglietto è di 7 euro, di 5 euro per chi usufruisce delle riduzioni.

L’evento è promosso da Roma Culture. Informazioni e programmazione – www.cinemaaquila.it

Nuovo Cinema Aquila

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multisala, prime visioni e cinema d'autore

 Via l'Aquila, 68, 00176 Roma RM
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