29 febbraio
20:00 | 24:00
Via Galeazzo Alessi 212
Queer lapilli è dedicato a chi abita il micelio transfemminista, uno spazio safer e di liberazione dei corpi, affondando le radici nelle sonorità e nella sottocultura underground.
Per questo 29 febbraio, abbiamo deciso di riflettere su ciò che ci circonda e dei nostri bisogni, delle nostre urgenze.
Iniziamo parlandoci e accogliendoci.
TALK
Quali sono i bisogni musicali della scena queer?
(attivarsi alla creazione di una raffinata cultura dell’ascolto come forma di ribellione).
Continuiamo ascoltando e prendendoci spazio.
HARI
Hari è Francesca Pignataro, art director e music selector con base a Roma. Hari è un corpo cosciente generato dalla collisione tra un pianeta alieno e la memoria emotiva di un essere umano.
Hari spazia attraverso uno spettro ampio di generi che si espande grazie a una costante ricerca, ma predilige le frequenze introspettive dell’ambient. Spesso sviluppa ossessioni temporanee per pezzi pop di ogni tempo che in passato ha ignorato. I suoi set possono combinare insieme downtempo, post-industrial, dub, ritmi ossessivi e oscuri, linee vocali morbide, elettronica sperimentale, in un tunnel sonoro in cui muoversi, viaggiare, perdersi.
Hari è una convinta sostenitrice dei mixtape come forma di linguaggio alternativo alla parola per manifestare le proprie emozioni e per narrare storie, spesso d’amore.
MESMERILL
Musichette!!!
ASTROBOY
Mezzo umano / Mezzo cyborg,
Astro crede nella potenza del linguaggio musicale non verbale.
Solca le console terrestri e stratifica BPM nell’intento di ampliare prospettive d’ascolto.
Per ogni cosa ci vuole tempo / c’è un tempo per ogni cosa.
Occupare l’attesa è il nostro atto politico.
Prendere tempo come obiettivo finale.
Attivare trans vibes per accogliere corpi, orecchi e cervelli.
Respirare.
È necessario imparare ad ascoltare,
prima di imparare a ballare.
No fasci
No machi
No razzisti
No omolesbobitransfobici
No TERF
No sessismo
No abilismo
No classismo
Sì danze / zona chill
