Carbonio insanguinato
Dal colonialismo verde alla mercificazione della natura: Aree Protette vs Popoli Indigeni
Le grandi Ong per la conservazione promuovono le Aree Protette come la “soluzione” ai nostri problemi ambientali nonostante, in molte parti del mondo, queste aree siano teatro di gravi abusi dei diritti umani e senza che ci sia alcuna prova concreta che contribuiscano davvero a fermare la perdita di biodiversità.
Etichettate come innocue “Soluzioni Basate sulla Natura” (NBS), le Aree Protette vengono proposte anche come uno strumento per mitigare i cambiamenti climatici, ad esempio per l’emissione di “crediti di carbonio” che compagnie, governi e individui inquinanti possono acquistare sul mercato per “compensare” le loro emissioni. Sulla carta sembrerebbe una soluzione vantaggiosa per tutti: si salvano sia la biodiversità sia il clima… Ma la realtà è ben diversa.
introduce: Laure Greco, Presidente A Sud
Dialogano:
– Yannick Ndoinyo, attivista Masai e direttore generale di Traditional Ecosystems Survival Tanzania
– Fiore Longo, ricercatrice e responsabile della campagna di Survival International per decolonizzare la conservazione
– Carlotta Indiano, giornalista economiacircolare.com e Irpi Media
Modera: Alessandro Coltré, giornalista ambientale