Storie di disordine musicale
Una mostra fotografica della scena HC punk italiana degli anni 80
Ispirata a “collezione di attimi”.
Aftershow DJ Barox
Ph credits:
Mario Spesso
Lija Friedman
Helge Schreiber
Anne Ulrich
Winni Wintermeyer
Andrea Gallinini
Guido Harari
Bodo’s project
Andrea “Pippo” Penco
Claudia Schewe
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In collaborazione con Brix.
Presenta: Punk mirabilia urbis
Gli albori del punk anarchico a Roma 1984-1988
Una mostra che illustra e commenta brevemente i primi anni di caos vitale:
dal vagare disperato nel plumbeo quotidiano all’impegno nelle occupazioni dei nascenti centri sociali autogestiti.
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Il passato è pieno di sorprese… Il punk non è solo musica, il punk è un atteggiamento. Il punk è una scelta e sono le scelte che abbiamo fatto nel passato che influenzano il nostro futuro.
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Torino. La città italiana dell’auto. Tecnologia all’avanguardia, cielo grigio, fabbriche e noia. Gli anni ’80 e l’onda lunga degli “anni di piombo” aleggiano ancora su questa città di padroni e operai.
. Ma alcuni decidono di restarne fuori, per non rimanere invischiati nella micidiale macchina di un futuro che è stato confezionato per loro da altri. Saranno coloro che si rifiutano di conformarsi a rompere le fondamenta dell’equazione “Torino = auto” e a trasformare la città in uno spazio per uno dei movimenti giovanili più fertili e importanti del mondo.
È un momento di ricerca di spazi condivisi in cui i giovani possano condividere i loro sogni e la loro rabbia.
. Rabbia che risuonava al microfono in scantinati umidi trasformati in spazi per le prove.
Rabbia che si è trasformata in un riff secco di una chitarra elettrica. La rabbia che è stata catturata sui volantini dei concerti e delle manifestazioni contro il sistema.
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La mostra Hard Core Punk anni 80 è dedicata al giovane movimento punk torinese e Italiano degli anni Ottanta.
Michele ‘Barox’ D’Alessio dava libero sfogo alla sua rabbia sulle pelli dei tamburi come batterista dei Negazione, una band che è diventata una leggenda. La rabbia c’era e così Barox, non ancora ventenne, salì su un treno da Torino a Berlino per suonare in una tournée con i Negazione.. Il suo incontro con Berlino fu così impressionante e allo stesso tempo fatale che finì per rimanere a Berlino. Collezione di attimi, il cui titolo in parte ispira ora la mostra.
sono esposte le immagini originali del libro Negazione.
I Negazione appartengono alla prima generazione dell’hardcore italiano con gruppi come Declino, Raw Power e Cheetah Chrome Motherfuckers, Kina e molti altri punk europeo di gruppi, che suonavano la loro musica in modo più veloce ed estremo, erano più radicali e politici nei loro testi e nelle loro canzoni.
radicale e politica nei testi e negli atteggiamenti, e si differenziavano notevolmente dai punk tradizionali anche in termini di moda.
UN viaggio per entrare in contatto con una rete internazionale di amici basata su valori condivisi.
e su un’attitudine al fai-da-te
Torino come Roma, Berlino e altre Cittá importanti in Europa
Questa mostra è un atto di memoria collettiva che coinvolge tutti coloro che hanno vissuto questo periodo.
Questa mostra è dedicata a chi non ha potuto essere presente in quegli anni, a chi ci ha lasciato troppo presto e a coloro che non sono ancora nati.
Il passato è pieno di sorprese…